Nuova Riveduta:

Atti 21:20

Ed essi, dopo averlo ascoltato, glorificavano Dio. Poi gli dissero: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei hanno creduto; e tutti sono zelanti per la legge.

C.E.I.:

Atti 21:20

Quand'ebbero ascoltato, essi davano gloria a Dio; quindi dissero a Paolo: «Tu vedi, o fratello, quante migliaia di Giudei sono venuti alla fede e tutti sono gelosamente attaccati alla legge.

Nuova Diodati:

Atti 21:20

Ed essi, udito ciò, glorificavano Dio, poi dissero a Paolo: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei vi sono che hanno creduto; e tutti sono zelanti della legge.

Riveduta 2020:

Atti 21:20

Ed essi, uditele, glorificavano Dio. Poi dissero a Paolo: “Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei ci sono che hanno creduto e tutti sono zelanti per la legge.

La Parola è Vita:

Atti 21:20

A queste notizie tutti lodarono Dio, poi dissero a Paolo: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei sono diventati credenti. Costoro dicono che i credenti giudei devono continuare a seguire i costumi e le tradizioni ebraiche.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Atti 21:20

Ed essi, uditele, glorificavano Iddio. Poi, dissero a Paolo: Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei ci sono che hanno creduto; e tutti sono zelanti per la legge.

Ricciotti:

Atti 21:20

Ed essi, uditele, glorificavano Dio. Poi dissero: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei si son convertiti alla fede; ma tutti sono zelanti della legge.

Tintori:

Atti 21:20

Ed essi, udito ciò, glorificarono il Signore, quindi gli dissero: Tu vedi, fratello, quante migliaia di Giudei han creduto, e tutti sono zelatori della legge.

Martini:

Atti 21:20

Ed eglino, udito ciò, magnificarono il Signore, e gli dissero: Tu vedi, o fratello, quante migliaja di Giudei vi sono, che hanno creduto, e tutti sono zelatori della legge.

Diodati:

Atti 21:20

Ed essi, uditele, glorificavano Iddio; poi dissero a Paolo: Fratello, tu vedi quante migliaia vi sono de' Giudei che hanno creduto; e tutti son zelanti della legge.

Commentario abbreviato:

Atti 21:20

19 Versetti 19-26

Paolo attribuisce tutto il suo successo a Dio, e a Dio danno la lode. Dio lo aveva onorato più di tutti gli apostoli, eppure essi non lo invidiavano, ma al contrario glorificavano il Signore. Non potevano fare di più per incoraggiare Paolo a proseguire allegramente nel suo lavoro. Giacomo e gli anziani della chiesa di Gerusalemme chiesero a Paolo di gratificare i Giudei credenti con qualche adempimento della legge cerimoniale. Pensavano che fosse prudente da parte sua conformarsi a questo punto. Era una grande debolezza essere così affezionati alle ombre, quando la sostanza era arrivata. La religione che Paolo predicava non tendeva a distruggere la legge, ma a realizzarla. Predicava Cristo, fine della legge per la giustizia, e il pentimento e la fede, in cui dobbiamo fare grande uso della legge. La debolezza e la malvagità del cuore umano appaiono con forza se consideriamo quanti, anche tra i discepoli di Cristo, non hanno tenuto in debito conto il ministro più eminente che sia mai esistito. Né l'eccellenza del suo carattere, né il successo con cui Dio aveva benedetto le sue opere, potevano guadagnarsi la loro stima e il loro affetto, visto che egli non portava lo stesso rispetto di loro alle mere osservanze cerimoniali. Quanto dobbiamo stare attenti ai pregiudizi! Gli apostoli non erano esenti da colpe in tutto ciò che facevano; e sarebbe difficile difendere Paolo dall'accusa di aver ceduto troppo in questa materia. È vano cercare di ottenere il favore degli zeloti o dei bigotti di un partito. Questo atteggiamento di Paolo non è stato corretto, perché la stessa cosa con cui sperava di pacificare i Giudei, li ha provocati e lo ha messo in difficoltà. Ma l'onnipotente Dio annullò sia il loro consiglio sia l'assecondamento di Paolo, per raggiungere uno scopo migliore di quello che si era prefissato. Era vano pensare di compiacere uomini che non avrebbero gradito altro che l'estirpazione del cristianesimo. L'integrità e la rettitudine avranno più probabilità di preservarci che non le accondiscendenze insincere. E dovrebbe metterci in guardia dal fare pressione sugli uomini affinché facciano ciò che è contrario al loro stesso giudizio per obbligarci.

Riferimenti incrociati:

Atti 21:20

At 4:21; 11:18; Sal 22:23,27; 72:17-19; 98:1-3; Is 55:10-13; 66:9-14; Lu 15:3-10,32; Rom 15:6,7,9-13; Ga 1:24; 2Te 1:10; Ap 19:6,7
At 2:41; 4:4; 6:7; Mat 13:31-33; Giov 12:24
Lu 12:1
At 15:1,5,24; 22:3; Rom 10:2; Ga 1:14

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata